No, dai tempi del common rail non c'è più bisogno di accenderla prima per far scaldare il motore. Se abiti in una zona molto (ma proprio molto) fredda ti conviene usare il gasolio speciale di quelli che usano in montagna o usare un additivo specifico o richiedere un preriscaldatore opzionale al momento dell'acquisto. Evitare comunque (e questo vale anche per le auto a benzina) di tirare troppo le marce a motore freddo: finché non va in temperatura occorre procedere con calma. Questa procedura, chiamata warm up, serve a proteggere il motore da eccessiva usura e richiede che tutte le parti mecceniche girino, ovvero non serve tenere solo acceso il motore a macchina ferma. Al contrario in questo modo rischi, tra le altre cose, d'intasare il FAP.



Molto importante, inoltre è accendere prima il solo circuito elettrico, aspettare che tutte le spie si spengano e solo dopo avviare il motore. Nel frattempo puoi sistemare sedile specchietti, mettere le cinture, ecc... sono solo pochi secondi. Precauzione che salvaguarda il circuito elettrico è spegnere tutto (fari radio tergicristalli ecc...) quando spegni l'auto e accendere il tutto solo a motore avviato.



E' vero che usare un'auto solo per tragitti brevi la rovina, a maggior ragione nel caso dei diesel. In città conviene usare un motorino/bici/tram/qualcos'altro. Tanto per iniziare perché il motore non va in temperatura, poi perché non va in temperatura neanche il filtro, i consumi salgono e c'è il rischio di maggiore usura. D'altra parte, il diesel conviene acquistarlo SOLO se si fa un certo chilometraggio annuo, altrimenti sono solo spese.

poi, un'altra domanda.... è vero che usare un'auto diesel per fare tragitti brevi si rischia di danneggiarla??



Penso proprio di si

"Per facilitare la partenza a freddo il motore diesel è fornito di candele di preriscaldamento. Quest'organi, che somigliano a candele d'accensione ma che sono più corte e più spesse, sono collegati all'alimentazione elettrica del veicolo; comprendono una resistenza interna che si surriscalda molto rapidamente appena è messa sotto tensione. Le candele di preriscaldamento sono messe in funzione dalla chiave di accensione. Sui motori più recenti, sono automaticamente disattivate appena il motore è accelerato sopra il suo regime di minimo.

Come i motori a benzina, i motori diesel sono lanciati da un motore elettrico (avviatore) che inizia il ciclo compressione-infiammazione. A freddo, tuttavia, il motore diesel è più difficile da avviare, ciò per almeno due ragioni. Da un lato, oppongono, a causa del loro tasso di compressione elevato, una forte resistenza all'avviamento. D'altra parte, la sola compressione dell'aria fredda non permette di raggiungere una temperatura sufficientemente elevata perché il combustibile si infiammi spontaneamente. Per attenuare quest'inconveniente, i produttori hanno adottato per i loro motori candele di preriscaldamento. Si tratta di piccoli elementi nei quali è incorporata una resistenza elettrica riscaldante. Sono alimentati dall'accumulatore del veicolo e messi sotto tensione per alcuni secondi prima dell'avvio del motore."



Quindi sarebbe sufficiente fare mezzo giro alla chiave e aspettare che le spie si spengano (sulla mia vecchia polo avevo proprio la spia delle candelette, sulla mia attuale auto ho la spia con scritto stop che dopo pochi secondi si spegne).

In ogni caso riscaldarla qualche minuto non fa male, anche perchè si riscalda anche dentro ed è più piacevole entrarci dopo. E per i primi km non esagerare a tirare le marce.

Altra cosa utile che a me hanno insegnato e farla girare qualche secondo al minimo da ferma anche prima di spegnerla.

In ogni caso va ricordato anche che il gasolio inizia a congelare a temperature più basse rispetto alla benzina, ma non l'ho mai sentito come problema rilevante dalle nostre parti.

Si, parlano di problemi vari per tragitti brevi, ma non ho trovato dati certi ne motivazioni scientifiche.

è meglio farla scaldare qualche minuto prima di partire, giusto?? mi sapete dire come mai?? e cosa succede se parto con la macchina fredda?



si chiama stress termico o shock termico.

lo shock termico è uno stato di sollecitazione interna ad un materiale causato da variazioni termiche che, se brusche, possono causare in alcuni materiali, quali lastre di vetro e molti metalli con poca elasticità la loro rottura.



Ad esempio quando in una lastra di vetro si riscalda una delle due superfici, si crea una superficie calda e una fredda, al suo interno si ha un fenomeno deformativo differenziato; la parte resa più calda tende a dilatarsi, mentre quella più fredda si oppone a tale movimento.



La deformazione differenziata fa nascere delle tensioni interne, di compressione nella parte più calda (che è frenata nella sua naturale dilatazione) e di trazione in quella più fredda (che frena la dilatazione della parte adiacente), se le tensioni interne superano quella di rottura del materiale si ha la frattura per shock termico.



Questo fenomeno è tanto più marcato tanto minore è la conducibilità termica del materiale e/o tanto più rapido è lo sbalzo termico.



Lo stress termico avviene anche in caso in cui si crea un raffreddamento di una delle due superfici, soltanto che in questo caso la parte resa più fredda tende a contrarsi e quella più calda si oppone a tale movimento.





quando un metallo si riscalda si espande. per capirlo meglio, considera una moneta come un pistone. se riscaldi una faccia della moneta quella tenderà ad espandersi aumentando il suo diametro ad esempio da 10mm a 11mm, mentre la parte opposta non esposta alla fiamma resterà 10mm. in questo modo la parte calda cerca di aumentare la dimensione della moneta da 10mm a 11mm mentre la parte fredda cercherà di mantenerla a 10mm creando cosi delle tenzoni interne.





la parte superiore del pistone esposta alla fiamma aumenta il suo diametro, mentre la parte bassa del pistone rimane uguale, creando in questo modo delle tenzoni che strappano il pistone letteralmente, creando delle microfratture interne che prima o poi portano alla rottura totale. questa e valida anche per il cilindro, la parte interna calda tende ad aumentare il suo diametro mentre quella fredda esterna no.



per mantenere la temperatura piu bassa possibile il motore deve rimanere al minimo in modo che l' espansione sia la piu basso possibile finché anche le parti non esposte direttamente alla fiamma si riscaldano a causa della conduzione termica raggiungendo una temperatura pressoché uniforme.









poi, un'altra domanda.... è vero che usare un'auto diesel per fare tragitti brevi si rischia di danneggiarla.



non piu di quanto si danneggia per un lungo viaggio..







la parte piu critica sono i primi 7/8 minuti. una volta che si riscalda non cambia molto se fai 3 km o 300 km.





questo problema non e esclusivo del motore diesel. lo stesso problema infligge anche il motore a benzina ma e meno marcato a causa del minor comprensione che si traduce in minor temperatura e minor differenza termica con un espansione minore delle parti calde.

io ho un'alfa 159 turbodiesel, e la mattina, prima di andare a lavorare, specialmente d'inverno, scaldo il motore per almeno 5 minuti.

sembra una cosa assurda ma purtroppo ha la sua logica.

tempo fa , ancora quando avevo preso il mio primo turbodiesel (alfa 156), nei primi tempi non adottavo questo riguardo, e all'uscita dal box già mi sforzava in salita.

poi, mi trovavo subito al primo semaforo, e (vizio di m...)se era giallo aprivo e il motore non mi rispondeva.

ritengo, che il motore diesel, almeno alle basse temperature vada un po scaldato, mentre invece in estate con caldo afoso non riscontro questo fastidioso problema.

ho sentito dire che usare un auto diesel per brevi tragitti si danneggi il motore, ma, leggendo anche giornali di automobilismo, non ho mai visto un servizio riguardante questa questione.

In linea di massima non è necessario un riscaldamento prima di partire. Dipende da che temperatura vi è all'esterno. Se è di molto sotto lo zero si potrebbero sottoporre a sforzo gli organi di trasmissione. E' ininfluente la lunghezza del percorso che devi fare.